Sweet Home

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Lo scafo

Le fondamenta
Sottoposto alla spinta idrostatica, che dipende solo dalla legge di Archimede, lo scafo tiene a galla l'intero natante. È la parte di Sweet Home che ha richiesto più attenzione durante la progettazione. Lo scafo è come le fondamenta per una casa e come tutti sanno: per costruire si parte sempre dal basso.
In un cantiere navale Sweet Home è un piccolo artefatto, il materiale scelto per la sua costruzione non è tra quelli convenzionali utilizzati per costruire vere navi, la sagoma è molto semplice e inusuale nel panorama navale: i costruttori si interrogano sulla funzione.
Si potrebbe fare un'analogia tra lo scafo di una barca e le fondamenta di una casa. Entrambi svolgono un ruolo fondamentale nella stabilità e nella sicurezza della struttura nel suo insieme.
Lo scafo di una barca fornisce la struttura di base che determina la stabilità e il supporto durante la navigazione. Analogamente, le fondamenta di una casa sostengono tutto il peso della struttura e ne garantiscono la stabilità.
Entrambi devono affrontare e resistere alle forze ambientali.
Lo scafo deve resistere alle onde, alle correnti e alle condizioni meteorologiche, mentre le fondamenta devono resistere a carichi, terremoti e condizioni del terreno.

La ripartizione dello spazio interno è stato pensato per irrobustire il più possibile la struttura e per suddividere in maniera corretta la zavorra che dovrà essere collocata a bordo. La parte prodiera e quella poppiera sono scoperte, la zona centrale invece avrà un tetto a doppia falda con un'apertura lungo il colmo.
Dal punto di vista progettuale lo scafo è stato pensato per agevolare il montaggio delle sue parti, un sistema di incastri a pettine e i vincoli ricavati dal disegno delle lamiere hanno messo nelle condizioni i costruttori di affrontare il lavoro  seguendo un processo molto semplice e intuitivo. "Una strana barca che si monta come un puzzle" aiuta a dare credibilità ai progettisti e all'autore stesso che acquistano considerazione da parte dei costruttori.

Andrea Redegalli, Andrea Rossi e Giorgio Spagna